LORENA MILANI

  


Lorena Milani è professore ordinario all’Università di Torino. Insegna Pedagogia sociale e della devianza, Deontologia, competenze e professionalità educative e Pedagogia sociale e progettazione educativa di équipe. È autrice di numerosi saggi, articoli e volumi sui seguenti temi: disagio, devianza minorile, marginalità e pedagogia sociale; competenze pedagogiche, professionalità educative e deontologia; formazione universitaria, università come Bene Comune e dottorato di ricerca; corporeità e pedagogia del corpo; povertà educative, equità, diritti dei minori e Global Education.

Ha curato   Trame di costruzione della cittadinanza. Riflessioni a 30 anni dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Bari 2019) e, con Sara Nosari, Percorsi di innovazione. Pratica, relazioni e spazi educativi (Bari 2022); è autrice, con Giulia Gozzelino e Cristina Boeris, di As-Saggi interculturali. 
Una riflessione pedagogica sul Progetto “Le ricette del dialogo”. Cibi e storie per l’intercultura e l’integrazione (Bari 2020); e, con Cristina Boeris ed Emanuela Guarcello, Come una stella polare. Deontologia per insegnanti, educatori e pedagogisti affidabili (Bari 2021).

I suoi interessi di ricerca ruotano attorno ai temi della:
- devianza minorile e processo penale minorile; conflitto in adolescenza e peer mediation (gestione dei conflitti);
- competenza pedagogica e questioni relative alle professionalità educative; professionalità, pratica, competenze e lavoro di équipe;
- giustizia ed educazione: la prospettiva sociale a scuola e nei contesti extrascolastici; il diritto al tempo libero per i disabili e le loro famiglie

- pedagogia del corpo: la questione della corporeità.

I LABORATORI DELLA GIORNATA DEL 29 OTTOBRE 23 A BOLOGNA

 ..


LABORATORIO 1- CONFINI & PERMESSI
(sala con 30 posti)

Conduttrici: Stefania Sinigaglia e Annunziata Aldi

I confini proteggono le nostre relazioni e dunque la nostra salute emotiva e fisica, essi  permettono di esprimere con fiducia chi siamo e che cosa vogliamo, ma  soprattutto cosa “non vogliamo”. In breve, porre confini aiuta a dare voce alla nostra identità e vivere la vita in  consapevolezza e nel modo in cui si desidera effettivamente viverla.  Il setting  di Consulenza familiare con le sue regole e la sua metodologia specifica , offre la possibilità di sperimentare quel senso di contenimento e di protezione necessari a far emergere  consapevolmente il “sano” bisogno di porre confini; al contempo esso è luogo privilegiato per promuovere empowerment accompagnando a divenire consapevoli delle personali risorse e pronti a concedersi permessi e uscire dalla confort zone. Così per i genitori porre limiti e confini coerenti significa permette ai figli di allontanarsi e sperimentarsi, accrescendo fiducia e autostima, mantenendo contemporaneamente ben saldo il senso di appartenenza, protezione e sicurezza. Confini chiari e solidi tutelano da indebite interferenze, tenendo presente che  un certo grado di flessibilità è necessario per permettere un riassestamento man mano che  le situazioni cambiano.

Nel laboratorio condivideremo riflessioni, esperienze e strumenti utilizzati nella pratica professionale con i genitori. Il focus sarà posto su come il Consulente Familiare, attraverso un ascolto che è presenza che accompagna, funge da bacino di contenimento accogliente che  valorizza e responsabilizza favorendo la Pro-mozione delle competenze genitoriali. Mediante l’analisi di un caso lavoreremo sugli interventi più idonei a dare vita ad una risignificazione ed elaborazione delle difficoltà, favorendo così l’acquisizione di nuove e più funzionali visuali.

 

LABORATORIO 2 - CONFLITTI & NEGOZIAZIONE (sala con 30 posti)

Conduttrici: Ivana De Leonardis e Sabrina Marini

Nella relazione genitori-figli il conflitto non è solo l’evento in cui emergono delle divergenze (di pensiero, emotive e più in generale generazionali), ma può anche essere, per il figlio, l’occasione e lo strumento attraverso cui emanciparsi dal genitore e costruire la propria identità.

 Il conflitto è un fenomeno complesso che presuppone la capacità di accettare l’alterità, ossia la presenza di fronte a me di qualcuno differente da me.

Per i genitori è anche l’occasione per conoscere meglio se stessi, perché si tratta di comprendere che “quello che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.”  (M. Sclavi, “Arte di ascoltare mondi possibili”).

 Il laboratorio vuole offrire una panoramica sui diversi elementi che compongono un conflitto e fornire strumenti utilizzabili in consulenza per rafforzare nei genitori la capacità di contenere lo stress, governare gli impulsi, tollerare le frustrazioni nella conflittualità con i propri figli e consentire così un migliore adattamento agli eventi e la messa in atto di una comunicazione più efficace.

  

-          LABORATORIO 3 - EMOZIONI & POTERE (sala con 30 posti)

Conduttori: Stefano Sancandi e Susanna Lombardi 

Riconoscere il diritto di tutti alla propria libertà, nel rispetto dei ruoli, delle capacità, delle responsabilità.

Sviluppare il potere inteso come assertività, capacità di esprimere i propri bisogni e i propri diritti, le proprie sensazioni positive o negative, senza violare i diritti ed i limiti altrui. Anzi, nel ruolo genitoriale, per meglio accompagnare la crescita nella libertà dei propri figli.

Il potere, infatti, è anche sicurezza delle scelte che il genitore compie per crescere i propri figli. Scelte a volte difficili, emotivamente coinvolgenti, ma sempre responsabili.

Proporremo un esercizio utilizzando la scala dei bisogni di Maslow per favorire la riflessione. Su     quali bisogni soddisfatti/punti di forza (anche minimi ma reali) posso basarmi per la “costruzione” di una effettiva autostima? Come raggiungere una condizione di autostima in grado di produrre effetti e che mi consenta di assumere una posizione assertiva?  Una posizione genitoriale dalla quale far valere la propria presenza, la propria volontà.

Per orientare correttamente l’azione in merito alla volontà, rifletteremo sulla lezione di Bert Hellinger il quale sostiene che la nostra volontà è buona se produce qualcosa di buono, soprattutto per altri

            

-          LABORATORIO 4 - PIACERE & DOVERE (sala con 30 posti)

-          Conduttrici:  Sarah Hawker e Cinzia Ascenzo

Dovere-Potere-Volere-Scegliere?

Come le parole creano la nostra realtà. Aiutare la coppia genitoriale/il genitore a riconoscere i propri schemi mentali, a comprendere come la realtà percepita può essere costellata da obblighi e schemi mentali rigidi, da un proprio copione educativo.

Ridare il potere di agire permette di scegliere di vivere serenamente.

Questo laboratorio si propone di aiutare la coppia genitoriale a riconoscere le proprie rigidità e a confrontarsi con la possibilità ad aprirsi a nuovi comportamenti che potrebbero favorire il lavoro genitoriale.: infatti la genitorialità si può intenderla come attitudine ai cambiamenti.

Essere genitori è un compito difficile: partiamo da ciò che Winnicott, pediatra e psicoanalista, disse negli anni '60 a proposito del mestiere di genitore considerandolo come qualcosa che una coppia inizia per gioco accorgendosi solo più tardi di quanto sia difficile. L'arrivo di un bambino (naturale o adottivo) è profondamente trasformativo per i genitori.

Lo stesso psicoanalista sosteneva che i bambini hanno bisogno di una madre sufficientemente buona ma non troppo buona; quindi, possiamo riferirci anche a genitori sufficientemente buoni, magari con una certa dose di incapacità, incomprensione, ambivalenza.

L’inseguimento del modello del genitore perfetto, perciò, non è solo inutile ma anche dannoso poiché porta la persona a sentirsi obbligato a seguire schemi rigidi e non flessibili.

Infatti ogni genitore tende a confrontarsi dentro di sé con il proprio genitore, con lo stile educativo che ha vissuto nella propria famiglia d'origine e spesso tende a ripetere lo stesso copione. L'arrivo di un figlio porta il genitore a identificarsi con le figure parentali riproponendo i comportamenti genitoriali nonostante abbia pensato che non avrebbe mai ripetuto gli stessi atteggiamenti genitoriali.

Ciascuno potrà confrontarsi con il proprio sé infantile che in alcune persone riemergerà chiedendo una riparazione se si sente di aver subito dei danni di una certa entità.

Ci sarà anche una parte esperienziale: lavoreremo insieme su un caso di consulenza familiare di sostegno alla coppia genitoriale. Dopo l'introduzione del caso, i consulenti saranno stimolati a proporre possibili strumenti di lavoro per favorire il percorso ed eventuali interventi metodologici da utilizzare per attivare le risorse della coppia. Metteremo a disposizione di tutti la nostra esperienza consulenziale, gli strumenti che maggiormente utilizziamo. Tutto questo ci aiuterà a confrontarci sul nostro modo di lavorare.


-          LABORATORIO 5 - ORDINE & DISORDINE (sala con 20 posti)

Conduttori: Sergio Pepe e Maddalena De Vivo

All'interno di ogni sistema si ha un ordine, ad esempio di tipo gerarchico nel sistema famiglia secondo la sequenza temporale dell'appartenenza. Es. la relazione di coppia ha la precedenza sulla maternità/paternità. Pertanto, per un buon funzionamento del sistema è fondamentale che l'ordine sia rispettato in quanto i figli, ad esempio, non sono in grado di sostenere il peso del dolore e la responsabilità di chi è più grande. Come scrive Bert Hellinger (in “Manuale per la riuscita delle relazioni”), il principio dell’ordine serve per stabilire un circolo virtuoso dell’amore: “chi è piccolo riceve, e non deve dare, finché è piccolo; deve solo crescere e ricevere tutto l’amore possibile, per poter a sua volta dare, una volta grande”. Nel laboratorio ci si confronterà sulle esperienze professionali dei Colleghi in relazione alla tematica esplorata e  si analizzeranno insieme casi affrontati in consulenza, ponendo il focus sulla metodologia utilizzata e valorizzando gli eventuali strumenti risultati più funzionali.


FRANCESCO BELLETTI

 


Sociologo, docente universitario e scrittore, vive e lavora a Milano.

Laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Milano nel 1983, ha lavorato per oltre 15 anni come consulente e ricercatore libero professionista per enti pubblici e privati no profit su tematiche sociali (indagini, analisi statistiche, formazione e consulenza organizzativa).

Dal 1990 collabora al Cisf (Centro internazionale studi famiglia) di Milano, dapprima come vice-direttore e dal 2000 come direttore (carica che ricopre attualmente). 
E' membro del Comitato Scientifico dell'AICCeF e dal 2017  del Board ICCFR (International Commission on Couple and family Relations.

E' autore di diversi volumi di ricerca e di articoli, su riviste specialistiche e divulgative:
tra i più recenti volumi si segnalano:

  • Essere padri (Edizioni San Paolo)
  • Mai parlato così tanto di famiglia? tra Dico e Family
  • Day (Edizioni Paoline)
  • Ripartire dalla famiglia. Ambito educativo e risorsa
  • sociale (Edizioni Paoline)
  • La famiglia costruisce la società. Un valore “aggiunto” per
  • tutti (San Paolo)
  • (curatore del volume, con Donatella Bramanti ed
  • Elisabetta Carrà), Il Family Impact. Un approccio
  • focalizzato sulla famiglia per le politiche e le
  • pratiche (Quaderni del Centro Famiglia Vita e Pensiero)

GABRIELLA GIORNELLI

 




Scrittrice ed ex insegnante, mediatrice creativa di conflitti e di apprendimenti, Gabriella Giornelli è Presidente delle Associazioni Paesaggi Educativi e Scuola di Cittadinanza Interculturale, che si impegnano e collaborano con Comuni e Scuole per migliorare le relazioni d’insegnamento e dell’apprendimento.

Ha fondato e dirige la rivista “Paesaggi educativi”. Collabora con il Centro di documentazione educativa di Cesena. Da sempre è impegnata nella ricerca-azione, in particolare con i pedagogisti Andrea Canevaro, Paolo Perticari e la sociologa Marianella Sclavi.

Pubblicazioni:

Marianella Sclavi, Gabriella Giornelli “La scuola e l’arte di ascoltare”, Urra Feltrinelli 2014.

G. Giornelli, A. Maioli “Educazione linguistica interculturale”, Erikson 2003.

Coautrice della pubblicazione “Il sorriso di Costanza” – percorso di ascolto e scrittura autobiografica all’interno del progetto “Insieme a te” sviluppato con la Scuola Secondaria di 1° grado di Santarcangelo e “Luce sul mare”, per conto dell’AVULSS.

Coautrice della pubblicazione “Insieme a te nonno – percorso di educazione alla solidarietà e al volontariato” curato come pubblicazione dalla provincia di Rimini.

Diversi capitoli all’interno del libro di P. Perticari “Attesi imprevisti”, Bollati Boringheri 1996.





CRISTINA GRAFFEO

  


Consulente Familiare e Pedagogista, vive e 
lavora come libera professionista a Pordenone.

Da 20 anni lavora  prevalentemente con i genitori e con i bambini. Si occupa  anche di formazione ai genitori, agli insegnanti, agli educatori e agli adulti in genere.

Nelle scuole propone laboratori di educazione all'affettività e alla sessualità, laboratori sulle emozioni e sulle dinamiche del gruppo classe. Durante escursioni guidate realizza laboratori in natura per famiglie.

Collabora, come pedagogista,  con l'Ambito Territoriale Noncello, del Servizio Sociale dei Comuni.  Supervisore AICCeF e formatrice,  attraverso la Consulenza Familiare aiuta i genitori ad acquisire quelle competenze per divenire dei genitori consapevoli e "sufficientemente buoni". 

Ha scritto:
Uffa! Che storie. Nove favole che aiutano a crescere
di Cristina Graffeo, edizioni Miele collana Lupus in fabula 2009